GRISAFI Giuseppe
   
Via Crotone
88811 - Cirò Marina (KR)
Tel./Fax: 0962 35280
E.mail: info@grisafivino.it
 
AZIENDA STORIA TRADIZIONI VENDEMMIA INFO
     

 

 
        HOME

La storia di Cirò ha inizio nell'VIII secolo a.C. quando alcuni coloni giunti dalla Grecia approdarono sul litorale di Punta Alice e fondarono Krimisa. La sua origine è legata alla leggenda di Filottete il quale, al ritorno da Troia, consacrò le frecce donategli da Eracle nel santuario di Apollo Aleo.

 


 

 

 

 

L’attuale Cirò, oggi prodotto nelle tipologie Rosso, Rosato e Bianco, deriva da un vino che anticamente era chiamato “Krimisa”.

Il nome probabilmente deriva da quello di una colonia greca, Cremissa appunto, situata dove ora sorge Cirò Marina. A Cremissa sorgeva peraltro un importante tempio dedicato al dio del vino, Bacco.

Dalle tavole di Eraclea, risalenti al 300 a.C., risulta che un appezzamento di terra coltivata a vite valeva circa 6 volte quanto un campo coltivato a cereali.

I contadini ellenici portarono tecniche nuove di vinificazione e impiantarono anche nuovi vigneti: sono di probabile origine greca, infatti, alcuni tipi di vite ancora presenti sia sul suolo calabrese che in altre parti d’Italia, cioè il Gaglioppo, il Greco Bianco, il Mantonico.

La produzione vinicola aveva assunto una tale importanza nella zona che furono costruiti, con tubi di terracotta, dei veri e propri “enodotti” i quali, partendo dalle colline circostanti Sibari, arrivavano direttamente ai punti di imbarco, e tramite navi anforee permettevano al vino di raggiungere le località del Mediterraneo, fino ai paesi nordici.

Il “Krimisa” (o Cremissa) era,nell’antichità, il “vino ufficiale” delle Olimpiadi.

Lo stesso Milone di Crotone, vincitore di ben sei olimpiadi, pare fosse un grande estimatore di questo vino” il vino diKrimisa”, ovvero l'antenato dell'attuale Cirò che per tradizione veniva offerto agli atleti reduci da Olimpia che tornavano vincitori dalle gare olimpiche.

La tradizione è stata ,tra l’altro, riportata in auge, anche e sopratutto per rilanciare l'immagine del Cirò che si era andata un pò offuscando negli ultimi tempi, alle Olimpiade di Città del Messico nel 1968 dove tutti gli atleti partecipanti hanno avuto la possibilità di gustare il Cirò come vino ufficiale